La dieta genetica o la dieta secondo il gruppo sanguigno

dieta genetica

Si tratta di una dieta basata sul gruppo sanguigno, in base alle caratteristiche del gruppo, vengono individuati alcuni alimenti che presentano maggiori benefici metabolici utili per la prevenzione e cura di malattie croniche e per la prevenzione di malattie cardiovascolari.
Un collegamento tra gruppo sanguigno ABO e dieta è stato proposto da P.J. D’Adamo nel suo libro “Eat Right For Your Type” pubblicato nel 1996 (1). S.D’Adamo ipotizza che il gruppo sanguigno ABO rivela le abitudini alimentari dei nostri antenati, seguire una dieta specifica compatibile con il proprio gruppo sanguigno può diminuire il rischio di sviluppare malattie croniche come le malattie cardiovascolari. Sulla base della teoria dieta ‘Blood-Type’, il gruppo O è considerato il gruppo sanguigno ancestrale nell’uomo, quindi la loro dieta ottimale dovrebbe assomigliare alle diete ricche di proteine, tipiche dell’epoca cacciatori. Al contrario, quelli con il gruppo A dovrebbero seguire una dieta prevalentemente vegetariana poiché si ritiene che questo gruppo sanguigno è tipico di coloro che si stabilirono in società agricole sviluppando tecniche più evolute per la coltivazione di verdure, ortaggi ect. Seguendo la stessa logica, gli individui con gruppo sanguigno B potrebbero beneficiare di consumo di prodotti lattiero-caseari, poiché si ritiene questo gruppo derivi da tribù nomadi. Infine, gli individui con un gruppo sanguigno AB potrebbero ricevere vantaggi da una dieta con caratteristiche sia del gruppo A che del gruppo B.
Esiste una relazione tra tipo di gruppo sanguigno e rischio di sviluppare malattie metaboliche ?
Recenti studi suggeriscono che le persone con gruppo sanguigno 0 hanno un minor rischio per eventi cardiovascolari poiché sembrano avere livelli più bassi del fattore di von Willebrand (VWF) (2) (minore rischio di formazione di trombi ) rispetto agli altri gruppi sanguigni (3). Gli individui appartenenti al gruppo B (presentano ridotti livelli E-selectina) (4) hanno un minor rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2 rispetto al gruppo 0 (5). Questi studi dimostrano la presenza di una relazione tra tipo di gruppo sanguigno e rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari, mancano però dei lavori scientifici che dimostrano una correlazione benefica di una dieta specifica in base al gruppo sanguigno di una persona (la dieta genetica) (6)
Desidero citare uno studio condotto al Toronto Nutrigenomics and Health Study (7) (qui disponibile) che ha preso in considerazione 1455 soggetti ai quali è stata assegnata una dieta specifica in base al loro gruppo sanguigno.  A ciascun gruppo sanguigno è stato associato una specifica dieta (clicca qui per vederla) per valutare, se a fine studio, gli individui appartenenti a un gruppo sanguigno con la loro specifica dieta, presentavano un minore rischio di avere malattie cardiovascolari rispetto agli altri individui.
Lo studio conclude che una corretta e sana alimentazione alimentazione contribuisce a migliorare lo stato di salute a tutti gli individui indipendentemente dal loro gruppo sanguigno. ( 8)
È stata invece dimostrata una correlazione tra gruppo sanguigno e flora batterica intestinale, (leggi l’articolo) ciò vuol dire che in base al gruppo sanguigno ogni individuo ha una flora intestinale specifica che reagisce in maniera diversa alla presenza di alcuni alimenti, alla resistenza o meno di infezioni gastrointestinali, (come per esempio le infezione da parte dell’ Helicobacter pylori ), disturbi della funzione intestinale come stipsi o diarrea, meteorismo ect. Solamente dopo aver capito in maniera approfondita le varie caratteristiche della flora intestinale in base al gruppo sanguigno, è possibile realizzare alimenti altamente personalizzati che possono offrire un reale beneficio (9).

Bibliografia

1. D’Adamo P, Whitney C (1996) Eat Right 4 Your Type: The individualized diet solution to staying healthy, living longer & achieving your ideal weight. New York: Putnam.
2. Jenkins PV, O’Donnell JS (2006) ABO blood group determines plasma von Willebrand factor levels: a biologic function after all? Transfusion 46: 1836–1844.
3. Paterson AD, Lopes-Virella MF, Waggott D, Boright AP, Hosseini SM, et al. (2009) Genome-wide association identifies the ABO blood group as a major ocus associated with serum levels of soluble E-selectin. Arterioscler Thromb Vasc Biol 29: 1958–1967.
4. Qi L, Cornelis MC, Kraft P, Jensen M, van Dam RM, et al. (2010) Genetic variants in ABO blood group region, plasma soluble E-selectin levels and risk of type 2 diabetes. Hum Mol Genet 19: 1856–1862.
5. Qi L, Cornelis MC, Kraft P, Jensen M, van Dam RM, et al. (2010) Genetic variants in ABO blood group region, plasma soluble E-selectin levels and risk of type 2 diabetes. Hum Mol Genet 19: 1856–1862.
6. Cusack L, De Buck E, Compernolle V, Vandekerckhove P (2013) Blood type diets lack supporting evidence: a systematic review. Am J Clin Nutr 98: 99–104.
7. ABO Genotype, ‘Blood-Type’ Diet and Cardiometabolic Risk Factors. Jingzhou Wang, Bibiana Garcı́a-Bailo, Daiva E. Nielsen, Ahmed El-Sohemy* Department of Nutritional Sciences, Faculty of Medicine, University of Toronto, Toronto, Ontario, Canada
8. Blood type diets lack supporting evidence: a systematic review.Cusack L, De Buck E, Compernolle V, Vandekerckhove P.)Am J Clin Nutr. 2013 Jul;98(1):99-104.
9. Association between the ABO blood group and the human intestinal microbiota composition. Harri Mäkivuokko 1* , Sampo J Lahtinen 2 , Pirjo Wacklin 1. Mäkivuokko et al. BMC Microbiology 2012, 12:94

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