La Febbre

Febbre

La Febbre

La temperatura corporea è mantenuta costante ( tra 36° e 37° C ) dai centri termoregolatori ipotalamici che, stimolati da impulsi provenienti dalla cute e dal sangue, mettono in atto una serie di risposte tese a mantenere la omeotermia.

È importante sapere che la temperatura del corpo umano può:

  • Aumentare
  • Diminuire

Quando la temperatura del corpo umano inizia ad aumentare, i meccanismi di difesa utili per dissipare  il calore sono:

  1. vasodilatazione cutanea
  2. sudorazione
  3. tachipnea
  4. tachicardia

Se la temperatura inizia a diminuire (variazione ipotermica), i meccanismi di difesa utili per trattenere   il calore sono:

  1. vasocostrizione cutanea
  2. aumento dei processi metabolici (adrenalina e tiroxina)
  3. intensa attività muscolare involontaria con brivido e tremore.

Come si misura la temperatura ?

Lo strumento utilizzato è un termometro graduato da 35° C a 42° C perché queste sono le massime escursioni possibili della temperatura corporea; ogni grado è suddiviso in 10 frazioni.

 Punti consigliati per rilevare correttamente la temperatura:

  1. ascellare o inguinale, normale tra 36° C e 37° C,
  2. orale o rettale, normale fino a 37.5° C,
  3. auricolare, normale fino a 37.5° C, con termometro a membrana;
  4. ogni punto della superficie corporea, normale fino a 37° C, con apparecchi specifici chiamati termografi.

Variazioni fisiologiche della temperatura:

  1. ritmo del sonno e della veglia, valori minimi nel primo mattino e massimi nel tardo pomeriggio;
  2. nelle donne, con valori minimi durante il mestruo, incremento progressivo nei 14 giorni successivi e un incremento brusco al 15° giorno corrispondente all’ ovulazione e poi ritorno alla normalità.

Chi o cosa è responsabile delle Febbre?

  • sostanze pirogene di origine esogena ad esempio microbi, virus
  • sostanze pirogene di origine endogena ad esempio tumori, flogosi
  • sollecitazione meccanica: traumi cranici, tumori, emorragie o secondaria a meningiti, encefaliti.
  • Particolari situazioni ambientali che possono alterare la termoregolazione: per esempio il cosiddetto “colpo di calore” che capita a chi è vestito troppo pesantemente e lavora in ambienti eccessivamente caldo-umido.
  • Coloro che possiedono una aplasia o ipoplasia delle ghiandole sudoripare che è responsabile della l’ipoanidrosi o l’anidrosi per cui questi  pazienti devono prestare particolare attenzione nella stagione calda con la raccomandazione di  vivere  in un ambiente fresco per evitare danni al corpo causati dall’aumento della temperatura corporea.
  • Malattie della tiroide: ipertiroidismo
  • Contratture muscolari estese
  • Febbre idiopatica: quando non si riesce a individuare la causa

 Curva termica e tipi di febbre

curva della temperatura

 La curva termica riporta in un grafico la temperatura misurata ogni 3 o 4 ore nel corso delle 24 ore per diversi giorni: in ordinata la temperatura e in ascissa il tempo.

  • Febbre continua:

la temperatura  è sempre maggiore ai 37° C nell’arco delle 24 ore e per diversi giorni e le oscillazioni non sono superiori a 1° C (es. polmonite lobare).

  • Febbre remittente:

la temperatura oscilla nelle 24 ore anche notevolmente e comunque oltre 1° C, ma non si riporta mai sotto 37° C per diversi giorni (es. ascesso epatico).

  • Febbre intermittente:

la temperatura oscilla molto nelle 24 ore e spesso scende a valori normali (es. setticemie, pielonefriti acute).

  • Febbre ricorrente:

la temperatura si alza molto e in modo brusco, rimane elevata e continua per alcuni giorni, poi cede improvvisamente riportandosi a livello normale per alcuni giorni e poi risale ancora bruscamente con periodi di iperpiressia continua e apiressia (es. spirochetosi).

  • Febbre intermittente biquotidiana:

ci sono 2 accessi febbrili e 2 cadute della t. sotto 37° C nelle 24 ore (es. sepsi gonococciche).

  • Febbre intermittente terzana, quartana, quintana:

la temperatura sale di colpo con brivido e dura 1 giorno poi scompare per 1, 2 o 3 giorni, poi di nuovo sale per 1 giorno e così via; cioè c’è febbre il 1° e il 3° giorno – terzana, il 1° e il 4° giorno – quartana, il 1° e il 5° giorno – quintana (es. malaria, riskettsiosi).

  • Febbre erratica:

è una febbre intermittente che dura 24 ore o poco più, poi scompare per un tempo imprecisato e si ripresenta senza un ciclo preciso (es. foci settici cronici, cistopieliti croniche).

  • Febbre ondulante:

è caratterizzata da un progressivo incremento e da un progressivo decremento che dura alcuni giorni, poi c’è un periodo di apiressia e quindi riprende nello stesso modo (es. brucellosi e linfomi).

  • Febbricola:

è una febbre intermittente che non supera i 37.5°-37.8° C e si protrae per settimane, mesi e a volte anni. Spesso è serotina, cioè compare nel tardo pomeriggio (es. TBC; focolai settici tonsillari, appendicolari, sinusitici, endometriali, dentari).

In generale si parla di iperpiressia quando la febbre supera 39.5° C.

Tipo di manifestazione febbrlile

La febbre può insorgere in maniera

  • Subdola: quando il paziente avverte solo un progressivo senso di calore
  • Brusca: quando il paziente avverte brividi e senso di freddo
  • Drammatica: quando il paziente avverte brividi, freddo e  tremore muscolare generalizzato, non arrestabile pallore intenso.       

Dopo 10-30 minuti la sensazione di freddo si attenua, compare un inteso calore, la cute diventa rossa (specie sul volto), calda anche al termotatto, inizia una sudorazione e si accelera il polso e il respiro, fino a quando la temperatura  non raggiunge il grado massimo (fastigio).

La tachicardia si accompagna di regola a febbre: in generale per ogni grado di temperatura si alzano di 10 le pulsazioni cardiache al minuto.

Modalità di risoluzione della febbre

La risoluzione può avvenire:

per lisi quando la temperatura diminuisce e torna alla norma in modo lento e progressivo (es. influenza).

Per crisi quando si riporta alla norma in modo brusco e improvviso (es. cistopieliti, terapia antibiotica).

Si definisce ipotermia quando la temperatura corporea si porta sotto il livello di normalità, attorno a 35° C o meno.

Consideriamo alcune  possibili cause di ipotermia:

  • Tutte quelle condizioni (patologiche) responsabili della riduzione del metabolismo e della produzione del calore corporeo:

insufficienza tiroidea (ipotiroidismo), insufficienza surrenalica (morbo di Addison), insufficienza ipofisaria (morbo di Simmonds).

  • collasso cardio-circolatorio e ipotensione grave:

il soggetto  si presenta pallido, freddo, madido di sudore, con chiazze cutanee rosso-cianotiche (ipostatiche); la Pressione Arteriosa diventa imprendibile, la temperatura del paziente è più fredda nelle estremità del corpo.

  • da condizioni ambientali per esempio l’assideramento:

si verifica quando la temperatura  esterna è talmente bassa, il corpo  umano non riesce ad attivare tutti  i meccanismi termoregolatori per rialzare la temperatura e quindi la temperatura  corporea si riduce fino anche a 20°-25° C, il polso rallenta, la coscienza si annebbia, lo step successivo e coma e poi il decesso.

Esistono variazioni distrettuali della temperatura corporea?

Certamente, la temperatura  può essere più alta del normale o più bassa solo in una parte del corpo. Possiamo facilmente distinguere zone distrettuali caratterizzate da un aumento della temperature (ipertermie distrettuali) dovute da tutte quelle condizione che determinano un iperafflusso di sangue arterioso in una parte del corpo: infiammazione (flebiti), neoplasie menopausa. Mentre le zone a bassa temperatura ( ipotermie distrettuali ) sono causate  ad una stenosi o occlusione della circolazione sanguigna in un dato distretto corporeo, per esempio: nell’embolia o trombosi di un arteria di un arto che appare dolente, freddo e pallido, oppure nel morbo di Raynaud alle dita della mano).

 Strumenti per misurare la temperatura

Le  variazioni distrettuali della temperatura possono essere registrate con la termografia, che è un apparecchio capace  di registrare il calore emesso dalla cute per irradiazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *