La Lipoproteina a piccolo “il Terzo Colesterolo”

La Lipoproteina (a) piccolo

Il Terzo Colesterolo “il più pericoloso e il meno conosciuto”

 

È noto che il colesterolo in eccesso è un silenzioso e pericoloso Killer che minaccia seriamente la salute.

È responsabile di gravi malattie cardiache (infarto)  e vascolari (ictus) e possono danneggiare seriamente anche altri organi vitali quali per esempio i reni, poiché   l’eccesso di colesterolo favorisce la formazione di placche all’interno delle arterie causando la loro ostruzione e rottura.

Non tutti sanno che esistono  tre tipi di colesterolo:

  • Il colesterolo LDL noto anche come “il colesterolo cattivo” perché si deposita sulle pareti delle arterie causando gravi danni.
  • Il colesterolo HDL conosciuto come “il colesterolo buono o spazzino”, poiché raccoglie il colesterolo in eccesso in tutti gli organi per eliminarlo
  • Il “Terzo colesterolo” ancora poco conosciuto noto come Lipoproteina (a) piccolo. Si tratta della forma di colesterolo più pericolosa poiché è associata a mortalità per malattie coronarica e malattie vascolari già in età giovanile. La lipoproteina (a) si conferma come un fattore di rischio cardiovascolare indipendente da quelli tradizionali quali colesterolo totale, colesterolo LDL, ipertensione, diabete, obesità e fumo.

Questo vuol dire che se anche una persona non ha problemi di colesterolo alto, non fuma, non ha la pressione alta, conduce uno stile di vita sano, rischia di avere ugualmente un infarto, un ictus se il valore della Lipoproteina (a) piccolo è elevato.

La lipoproteina (a) piccolo deve essere ricercata in tutti quei pazienti che hanno avuto storie di malattie cardiovascolari sospette soprattutto in età giovanile e anche ai loro figli.

Attualmente non esistono farmaci capaci di abbassare i livelli della Lipoproteina (a) piccolo, tutti i pazienti che presentano valori elevati associati a gravi lesioni cardiovascolari possono essere trattati mediate tecnica extracorporea (Plasmaferesi ) che permette di “lavare e  depurare il sangue”.

La visita ambulatoriale presso specialista permette di valutare il rischio individuale cardiovascolare, introdurre il paziente ad un percorso mirato essenziale e personalizzato di accertamenti ematici e diagnostici non invasivi indispensabili per fare diagnosi di malattia, per essere poi  riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre permette di programmare una terapia mirata e  personalizzata a ridurre il rischio cardiovascolare.

Dott. Fabio Mazza Medico Chirurgo

Specialista in Nefrologia

Biologo Molecolare

Sapienza Università di Roma

Ricerca Scientifica in Malattie del Metabolismo dei Lipidi

Ambulatorio di Nefrologia

 

 

 

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